coriandolo

(Coriandrum sativum, L. 1753)
coriandolo (Coriandrum sativum, L. 1753)

La parola coriandolo deriva dal termine latino Coriandrum che a sua volta trova le radici nella parola greca corys (cimice), seguita dal suffisso -ander (somigliante). Il nome di questa pianta si riferisce allo sgradevole odore, simile a quello delle cimici, che emana fino al periodo della maturazione dei frutti. Per questo motivo la pianta del coriandolo è conosciuta anche come
erba cimicina. Detto anche prezzemolo cinese, appartiene infatti alla stessa famiglia del prezzemolo, del cumino, dell'aneto, e del finocchio.

Altra curiosità legata al nome di questa spezia è il motivo per cui oggi chiamiamo coriandoli i pezzetti di carta colorata che per tradizione si lanciano a Carnevale: nel XV secolo durante i festeggiamenti si lanciavano confetti che spesso consistevano in semi di coriandolo glassati. Nel tempo questi dolcetti di zucchero si sono trasformati fino a diventare i dischetti di carta che conosciamo oggi e che hanno mantenuto il nome della spezia che hanno sostituito.

Il coriandolo è carminativo, antispasmodico e stomachico, è quindi un buon rimedio naturale contro coliche addominali, difficoltà digestive e gonfiore.

L’infuso di coriandolo è un eccellente digestivo, efficace per contrastare il gonfiore addominale e l'eliminazione dei gas intestinali. Inoltre, il suo effetto stimolante attenua il senso di fatica, combatte l'inappetenza e lo rende un buon tonico per l'attività cerebrale e per il sistema nervoso.

Il coriandolo ha infine un effetto fungicida e antibatterico.

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